Non può certo mancare…
Paolo Ciarchi – Ivan Della Mea)
Piccolo uomo, oggi è la tua festa
e la tua donna è pronta per l’amore;
tuo figlio è in piazza, grida la protesta
per il Vietnam; «Ma è così lontano!»,
tu pensi e ridi e poi scuoti la testa
e cerchi il seno caldo con la mano.
Piccolo uomo oggi è lunedì
- com’era caldo il seno nella mano! -.
Compra il giornale: «Ieri quattro negri
negli USA son stati massacrati».
Ma che t’importa? Leggi i risultati:
l’Inter ha vinto allora stiamo allegri.
Dì, come va, piccolo uomo?
Tu mi rispondi che non va male.
Bene, amico, buon anno nuovo
e buone feste e buon Natale!
Piccolo uomo oggi è martedì
- com’era caldo il seno nella mano! -.
Tuo figlio Piero torna dalla scuola.
«Com’è andata?». «Be’, tutto normale…
papà, hai letto le stragi in Angola?».
«Io lavoro, tu pensa a studiare».
Piccolo uomo oggi è mercoledì
- com’era caldo il seno nella mano! -.
Sei stanco, corri a casa come il vento;
ecco la radio: «Frana ad Agrigento,
case distrutte, morti e senza tetto».
Spegni la radio, spegni e corri a letto.
Dì, come va, piccolo uomo?
Tu mi rispondi che non va male.
Bene, amico, buon anno nuovo
e buone feste e buon Natale!
Piccolo uomo oggi è giovedì
- com’era caldo il seno nella mano! -.
La tua strada è piena di operai:
«Oggi si lotta, evviva il sindacato!».
Ti gridano crumiro, e perché mai?
Non ti riguarda, tu sei un impiegato.
Piccolo uomo oggi è venerdì
- com’era caldo il seno nella mano! -.
In tasca hai l’assegno del padrone:
«Lei è fedele, non ha scioperato»;
e tu sei fiero e mandi un bel maglione
a qualche fiorentino alluvionato.
Dì, come va, piccolo uomo?
Tu mi rispondi che non va male.
Bene, amico, buon anno nuovo
e buone feste e buon Natale!
Piccolo uomo, è sabato vigilia
- com’era caldo il seno nella mano! -.
Stamane tu lavori quattro ore;
a mezzogiorno stop: pace e famiglia.
Scende la sera, TV, primo canale:
«Accendi, Piero, c’è ‘Scala Reale!’».
Piccolo uomo; è ancora la mia festa
e la mia donna ancora chiede amore,
mio figlio Piero ancora fa protesta
per il Vietnam, ancora ben lontano;
io rido ancora e poi scuoto la testa
e ancora cerco il seno con la mano…
Dì, come va, piccolo uomo?
Io mi rispondo che non va male.
Così comincia quest’anno nuovo,
per noi c’è sempre un bel carnevale.