Aggiornamenti da silvana Mostra/nascondi commenti | Scorciatoie da tastiera
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silvana
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silvana
Sei sempre con noi!
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silvana
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace. -
silvana
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silvana
Riposa in pace caro Guido!
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silvana
Non piangere sulla mia tomba Non sono qui…
Non piangere sulla mia tomba.
Non sono qui.
Non sto dormendo.
Io sono mille venti che soffiano.
Sono lo scintillio del diamante sulla neve.
Sono il sole che brilla sul grano maturo.
Sono la pioggia lieve d’autunno.
Quando ti svegli nella calma mattutina,
sono il rapido fruscio degli uccelli che volano in cerchio.
Non piangere sulla mia tomba.
Non sono qui.
Non sto dormendo.
Io sono mille venti che soffiano;
sono lo scintillio del diamante sulla neve
Sono il sole che brilla sul grano maturo
Sono la pioggia lieve d’autunno.
Quando ti svegli nella calma mattutina,
sono il rapido fruscio degli uccelli che volano in cerchio.
Sono la tenera stella che brilla nella notte.
Non piangere sulla mia tomba. Io non sono lì,
ma dove tu mi puoi ricordare..
♥ Canto degli indiani Navajo ♥-
carcanoste1959
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fiore
ti ringrazio per questa poesia che leggo tutte le volte che mio figlio mi manca. io l’ho fatto cremare e spero che un pò di sè sia nell’aria e nella terra. addio Alessandro adorato.
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silvana
Caro Guido, oggi ti ho pensato, sei stato con me.
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silvana
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silvana
Con gli occhi di Guido
dalla macchina fotografica di Guido: nell’ultima scheda c’erano molte foto paesaggistiche di Caldé.
Un ricordo affettuoso dei colori e della luce dei suoi posti. Li condividiamo con voi. -
silvana
Con gli occhi di Guido Le fotografie fatte…
Con gli occhi di Guido.
Le fotografie fatte da Guido il 25 giugno 2011.
Per quanto ne so io, questa “poesia” non appartiene alla tradizione dei nativi americani Navaho, abitanti dell’ovest del nord-america, ma della tradizione dei nativi americani Lenate, abitanti nella zona EST del nord-america tra cui anche abitanti dell’isola di Manhattan da cui furono sfrattati e sterminati dagli invasori Inglesi e Francesi prima delle guerre tra loro e poi di secessione dei “vincitori” rimasti e che poi occuparono e presero possesso di tutte le terre delle numerose tribù della NAZIONE INDIANA.
Stefano.