Queste notti faccio i miei esercizi di respiro e ascolto del cuore, per cercare di dormire, con poco successo.
La notte scorsa, ascoltando le pulsazioni del mio cuore, mi è partita nella mente l’Aria della Quarta Corda, come la suonava Guido e come l’hanno suonata Beatrice e Stefano. Sul ritmo di sistole e diastole me la sono ascoltata tutta mentalmente, con meticolosa dolcezza, e poi ho dormito, finalmente: dopo tanta insonnia, docici ore filate di sonno ristoratore e rigenerante, col suono che forse continuava ad accompagnarmi nei sogni.
Quando Gabriele ha scritto dall’America che la musica di Guido batte coi nostri cuori, intendeva credo una cosa molto densa, un ritmo vitale, esistenziale. Carnale, biologico, come sempre è la musica, anche la più spirituale.
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