Avevo sempre in mente, da vecchi, di star seduti a Caldé o a Cerro con Fabio e Guido per un aperitivo di quelli lunghi e parlare della vita tutta, delle cose che sono e di quelle che erano, e invece é andata diversamente. E poi tanto Fabio aveva in mente di partire per il Brasile, e Guido forse sarrebbe partito per un amore nuovo o vecchio, aveva un talento di rimanere on the road in un modo tutto suo – e io chissá se poi sarei riuscita davvero a lasciare Berlino – ma non importa, l‘amicizia e la presenza di Guido erano una specie di ancora (Anker) sicura e affidabile. Mi manca proprio tanto.

Uno dei tanti ricordi piccoli: quando mi accompagnava a casa in macchina, dopo le serate al lago, da piccola (avevo su e giú diciasette o diciott‘anni quando ci siamo conosciuti) andava sempre pianissimo, perchè a mezzanotte si sarebbe ritrasformato in una zucca, e le zucche non sanno frenare bene.